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COSTRUIRE OGGI PER GUARDARE OLTRE IL 2020

Il 2014 lo ricorderemo anche per il clima di incertezza che avvolgeva il comparto tabacchicolo italiano ed europeo in quel periodo. E’ stato, infatti, un anno particolare per il nostro settore, per prepararsi al 2015 e quindi al disaccoppiamento totale degli aiuti europei e all’esclusione del tabacco dalla platea di settori ammessi alle scelte nazionali della Pac, con lo smantellamento automatico del quadro di regole che fino ad allora avevano guidato la contrattazione e le relazioni di filiera e, non da ultimo, con la mancanza di una prospettiva di mercato per continuare ad investire nel settore.

Ma il peso dell’incertezza, alla fine, non ha prevalso e la realtà ci dimostra che, tanto la filiera, quanto le istituzioni hanno saputo reagire, mettendo in campo la collaborazione utile alla gestione di questo scenario, con i risultati che oggi, dopo due sole campagne tabacchicole, sono sotto gli occhi: un nuovo quadro di regole “erga omnes” a regime, definito attraverso l’accordo interprofessionale 2015 – 2017 e recepito, ai sensi del quadro normativo Ue, con decretazione ministeriale e disposizioni applicative di Agea; gli accordi commerciali pluriennali sottoscritti dalle manifatture con il Ministero delle Politiche Agricole – con impegno ad acquistare tabacco greggio nazionale, in alcuni casi proiettato al 2020 – che danno una prima risposta alla domanda di programmazione della produzione e di sostenibilità economica degli investimenti produttivi e della filiera nel suo insieme.

Non è poca cosa. Non lo è per il comparto nel suo complesso e, soprattutto, non è cosa da poco, per i produttori, avere un’interfaccia diretta con il mercato, senza intermediari. E’ un esempio di filiera corta che oggi distingue il settore tabacco, anche rispetto agli altri comparti agroalimentari e agroindustriali.

Queste riflessioni hanno interessato i lavori della recente Assemblea dei Soci della Organizzazione di Produttori BURLEY ITALIA – associata a O.N.T. Italia – 662 soci tabacchicoltori, circa 7 milioni di kg di tabacco consegnati per un fatturato di oltre 14 milioni di € – svoltasi a Caserta il 22 novembre scorso.
Presenti in sala il Vice Presidente nazionale di Coldiretti Gennarino Masiello e il Direttore di Coldiretti Caserta Angelo Milo.
E Masiello ha voluto prendere spunto dagli interventi per rimarcare il valore della “certezza contrattuale” per i tabacchicoltori, che si è realizzata grazie all’accordo nazionale firmato da Coldiretti con Philip Morris Italia nel 2015. Ha sottolineato anche il buon andamento dei prezzi delle consegne del Burley 2016 in corso, per affermare che “oggi paga guardare al mercato come facciamo noi” e che “il tabacco è da solo ad avere una prospettiva fino al 2020, non ha partner in altri settori” e, proseguendo nel suo ragionamento, Masiello ha aggiunto di volere andare oltre anche sul piano dell’aggregazione: “attraverso il progetto dell’O.P. UNICA, vogliamo parlare meglio con il mondo del tabacco, perché un soggetto unico può pensare di lavorare più efficacemente sulla rappresentatività, interagire con altri interlocutori e in altri Paesi e può razionalizzare ancora di più per ottimizzare i costi”. “Ma questo lo dobbiamo fare oggi”, ha sottolineato, “perché abbiamo una prospettiva certa davanti e lo faremo insieme, nella libertà di aderire al “nuovo progetto” e nella convinzione che, collaborando, possiamo combattere anche gli attacchi strumentali al settore, che vengono dall’esterno”.
Non sfugge, è stato ricordato, il lavoro fatto finora, ma bisogna cogliere l’opportunità di migliorare, per dialogare auspicabilmente anche con più interlocutori sul mercato e spendere meglio la crescita realizzata nel target produttivo. Un target che è possibile implementare, lavorando ancora sull’innovazione, sull’etica del lavoro, sui servizi collettivi, sulla qualità “globale” del tabacco (sostenibilità economica, ambientale e sociale).
L’obiettivo prioritario è contrastare a Bruxelles ogni tentativo di vietare, per norma, la produzione di tabacco in Europa e lavorare alla sostenibilità della coltivazione.
L’O.P. UNICA, oggi, potrà aiutarci a condividere questo impegno, importante per spingere il trend della crescita della nostra tabacchicoltura e poter guardare con fiducia oltre il 2020, ha concluso Masiello.

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ALCUNE IMMAGINI DELL’EVENTO:

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