IL VALORE SOCIO-ECONOMICO DEL TABACCO – Città di Castello (PG)

SERVIZIO VIDEO REALIZZATO DA NOMISMA.

INTERVISTE A PRODUTTORI, RAPPRESENTANTI DELLA FILIERA, IMPRENDITORI DELL’INDOTTO PRODUTTIVO E POLITICI LOCALI CHE APPORTANO IL PROPRIO CONTRIBUTO PER EVIDENZIARE L’IMPORTANZA SOCIO-ECONOMICA DEL TABACCO NELL’AREALE DI PRODUZIONE UMBRO.

Il tabacco è coltivato da secoli in tutta Europa e vi sono aree rurali, anche di consistente estensione, che si sono sviluppate storicamente, culturalmente e socialmente grazie allo sviluppo garantito da questa coltura.

Infatti, il tabacco porta ricchezza non solo in forma diretta alle aziende agricole e all’industria di prima trasformazione, ma anche in forma indiretta, contribuendo a sostenere l’offerta dell’indotto locale tramite l’acquisto di beni e servizi (sementi, mezzi tecnici, attrezzi, macchinari, imballaggi, attrezzature e relativa manutenzione, ecc..) complementari all’attività agricola e industriale che vengono molto spesso erogati da fornitori e venditori locali.

L’obiettivo dello studio di Nomisma “Il valore socio-economico del tabacco nell’UE” , nato da un progetto di FETRATAB – FÉDÉRATION EUROPÉENNE DES TRANSFORMATEURS DE TABAC (Federazione Europea Trasformatori Tabacco) – e UNITAB – Union Internationale des Planteurs de Tabac (Unione Internazionale tabacchicoltori) – è cercare di quantificare il ruolo propulsivo che il processo di coltivazione e produzione del tabacco esercita sullo sviluppo economico di piccoli insediamenti urbani (comuni rurali, comuni, municipalità), localizzati in territori dove è diffusa la presenza del tabacco, sia come attività agricola di base che di prima trasformazione industriale.

In sintesi, si è cercato quindi per la prima volta di dare una valutazione complessiva dell’importanza economica che la coltivazione e la prima trasformazione del tabacco generano su un sistema locale territorialmente circoscritto quale è quello dei comuni rurali, stimando i valori complessivi che il tabacco attiva localmente.

L’indagine ha interessato, a giugno 2013, i sette più importanti paesi produttori di tabacco dell’UE: Bulgaria, Grecia, Francia, Ungheria, Italia, Polonia e Spagna (è previsto un continuo sviluppo dello studio, che verrà esteso anche ad altri Paesi/municipalità).

In dettaglio, i comuni coinvolti nello studio sono stati 10 (elencati per paese): Mineralni Bani, Bulgaria; Saint-Laurent-la-Vallée, Francia; Nyrtét, Ungheria; Arriana e Dion-Olympos, Grecia; Città di Castello e Francolise, Italia; Lukowa, Polonia; Navalmoral de la Mata e Talayuela, Spagna.

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