Inaugurazione nuovo stabilimento Philippe Morris a Valsamoggia

A BOLOGNA, UN ALTRO PASSO VERSO IL CAMBIO DI PARADIGMA DEL NOSTRO SETTORE.

Philip Morris raddoppia l’investimento a Bologna per la produzione di Heets (stick di tabacco) per iQOS e accelera il processo di cambiamento su larga scala – annunciato dal Ceo di Philip Morris International André Calantzopoulos poco meno di un anno fa a Crespellano (BO), in occasione dell’inaugurazione del nuovo polo produttivo del Gruppo – per assicurare che i prodotti a potenziale rischio ridotto sostituiscano in via definitiva le sigarette, con l’obiettivo ultimo di ridurre significativamente i rischi per i fumatori adulti.

E’ un messaggio di fiducia e di prospettiva quello che si coglie nel nuovo investimento di 500 milioni di € in innovazione e personale per potenziare la capacità produttiva dello stabilimento di Bologna, che avrà ripercussioni importanti sulla filiera produttiva, perché consolida il progetto italiano ed europeo del comparto tabacchicolo attraverso nuovi scenari.

Siamo orgogliosi di poter essere parte di questo progetto di Philip Morris, sottolinea Gennarino Masiello, Presidente di O.N.T. Italia e dell’Interprofessione europea (ELTI), perché, il “nuovo prodotto” guarda ai mutamenti della società, alle richieste di cambiamento che arrivano dai consumatori e alla sostenibilità.

L’obiettivo di PMI è di arrivare a regime entro il 2018, con una capacità produttiva installata annua su scala mondiale di 100 miliardi di “heets” (stick di tabacco) – la componente di tabacco di iQOS, il dispositivo commercializzato in 25 Paesi – e l’impianto di Bologna rappresenta una tappa storica nell’impegno di Philip Morris per rispondere alla domanda dei fumatori adulti verso alternative migliori rispetto alle sigarette, sostenendo investimenti importanti nella ricerca, nello sviluppo e nella validazione scientifica del nuovo prodotto.

Il nuovo investimento rafforza il progetto di filiera corta nel settore tabacco, che è un caposaldo dell’Accordo pluriennale sottoscritto da Coldiretti con Philip Morris nel 2010 e oggi proiettato al 2020 e oltre, che trasferisce valore agli agricoltori, realizzando migliori condizioni per lo sviluppo delle aziende agricole e per tagliare fuori intermediazioni e speculazioni, con il valore aggiunto del coinvolgimento dei tabacchicoltori nel processo di innovazione del prodotto, all’insegna della maggiore sostenibilità.

Anche per questo, sottolinea Masiello, ONT Italia – interlocutore commerciale di Philip Morris Italia per l’attuazione dell’Accordo con Coldiretti – è impegnata per sensibilizzare le istituzioni nazionali e comunitarie alle ragioni della tabacchicoltura europea e del suo futuro.

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