masiello-2014

CRESCERE NELLA FILIERA

Guardare al mercato è il tema – obiettivo ricorrente nelle politiche agricole di indirizzo europea e nazionale, politiche che, negli anni, hanno cercato di incentivare e sostenere l’associazionismo degli imprenditori agricoli, per orientarli al mercato, abituarli a collaborare per coglierne le opportunità assumendo i rischi del confronto aperto e prepararsi per tempo al cambiamento, indispensabile per poter dare una prospettiva alle loro aziende e un futuro alle loro famiglie.

L’associazionismo è considerato, da sempre, strategico nei dibattiti istituzionali, perché ritenuto capace di mettere in campo la forza della condivisione degli obiettivi, della collaborazione e del confronto, per guardare al nuovo e per innovare. E, in questo senso, la politica ha cercato di fare la sua parte, aggiornando il quadro normativo, per stimolare e accompagnare le scelte degli imprenditori nelle filiere, anche se i risultati non sempre hanno corrisposto lo spirito e l’obiettivo delle norme che si sono succedute.

Nel tabacco, anche per una serie di congiunture settoriali, il lavoro di riorganizzazione del comparto, fatto in questi anni, ha colto il valore dell’associazionismo per realizzare obiettivi importanti nel target produttivo, nella razionalizzazione della filiera e nella trasparenza delle relazioni contrattuali. A questo riguardo, quello realizzato da O.N.T. Italia, grazie all’importante “accordo pluriennale” sottoscritto da Coldiretti con Philip Morris Italia nel 2010, è un percorso innovativo, che ha contribuito a costruire il quadro di certezza – oggi proiettato al 2020 per una parte importante di produttori del settore – che i tabacchicoltori chiedevano da tempo per continuare a investire in questo comparto.

Sono state, cioè, poste le basi per migliorare la conoscenza e la capacità di confronto con il mercato. Ma, per spendere bene il valore del target di qualità e di sostenibilità socio-economica e ambientale realizzato nella tabacchicoltura italiana, i produttori debbono “crescere nella filiera” e avere un peso maggiore nella contrattazione. E’ quindi necessario un ulteriore un passo avanti sul piano dell’aggregazione economica e della rappresentanza del prodotto, per dialogare “direttamente” con tutti gli interlocutori disponibili sul mercato, avendo nelle mani la forza del conferimento totale del tabacco dei soci e della condivisione delle scelte operative.

A questo obiettivo guarda il progetto della Organizzazione di Produttori O.N.T. Italia approvato dall’Assemblea dei Soci il 19 gennaio scorso. Un progetto che, su base dati 2016, è rivolto a 1.400 produttori, per circa 29 milioni di chili di tabacco dei diversi gruppi varietali, rappresentativi di tutte le regioni tabacchicole italiane e organizzati sul territorio dalle cooperative aderenti a O.N.T. Italia.

Un progetto che oggi può avvalersi anche di un supporto normativo, europeo e nazionale, più performante per i produttori che affrontano il mercato e siamo convinti, afferma Masiello, che “questa è la strada per provare a crescere nella filiera e sul mercato”, per dare risposte nuove  e maggiori certezze ai produttori e per costruire prospettive più solide per la tabacchicoltura italiana ed europea.

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