contrabando_2

IL CONTRABBANDO DI SIGARETTE, NELL’INCONTRO PROMOSSO DA PHILIP MORRIS ITALIA A NAPOLI.

Si è svolto il 24 ottobre scorso, presso ECCELLENZE CAMPANE”, in via Brin a Napoli,  l’incontro promosso da Philip Morris Italia sul tema “Il contrabbando di sigarette: un fenomeno globale e fonte di finanziamento della criminalità organizzata”, con la partecipazione dell’On. Paolo Russo della Commissione Parlamentare d’inchiesta sui

fenomeni della contraffazione, della Senatrice Rosaria Capacchione della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno delle mafie, del Col. Giovanni Salerno, Comandante del Nucleo di Polizia Tributaria di Napoli, di Alessandra Lupo responsabile area antifrode, direzione interregionale Campania e Calabria dell’Agenzia delle Dogane, di Claudio Bergonzi, Segretario Generale INDICAM e di Francesco Marigliano, Presidente della Federazione Prov.le Tabaccai di Napoli.

Nella comunicazione introduttiva, Silvia Morigi, Responsabile PMI Italia per le problematiche del mercato illecito, ha sottolineato l’importanza del coordinamento per una più efficace azione di contrasto al mercato illegale e, a questo proposito, ha evidenziato anche l’impegno diretto di Philip Morris International con il programma PMI IMPACT, che, sul bando 2016, ha ricevuto numerose proposte progettuali per combattere l’illecito.

Dall’analisi illustrata, emerge un fenomeno crescente del contrabbando e il 2015 ha fatto registrare: in Europa volumi per 53 miliardi di sigarette illegali, pari al 9,8% del consumo totale e 11,3 miliardi di € di perdite fiscali; in Italia, volumi per 4,6 miliardi di sigarette illegali, pari al 5,8 del consumo totale, circa 822 milioni di € di perdite fiscali, con particolare incidenza sulla Campania, dove il consumo 2015 è arrivato al 37% del totale.

A livello europeo, l’Italia risulta essere il terzo Paese per volumi di illicit whites – sigarette prodotte legalmente in altri Paesi, ma introdotte illegalmente sul nostro mercato – e i flussi provenienti da Bielorussia e Ucraina hanno registrato un incremento esponenziale.

E’ emerso nel corso della tavola rotonda che “serve un contrasto più efficace e coordinato, facendo capire la gravità del fenomeno all’opinione pubblica – che percepisce il reato come poco grave – e che, per raggiungere l’obiettivo, non basta più la sola azione delle forze dell’ordine, ma serve un “piano strategico nazionale “da discutere in sede, non solo europea, ma anche oltre oceano”. Contrabbando e contraffazione stravolgono le aziende più inclini alla qualità e costituiscono un serio danno per la filiera del tabacco in Italia, che è primo produttore di tabacco greggio in Europa e che ha raggiunto livelli importanti di qualità delle produzioni, per sostenibilità ambientale e sociale, ed elevati standard di razionalizzazione e di efficientamento della filiera del tabacco greggio per stare sul mercato senza aiuti alla produzione. La sfida al crimine, portata avanti sul fronte della qualità e sulla riconoscibilità totale del prodotto, potrà premiare anche la tabacchicoltura europea in una filiera trasparente.

E’ importante sensibilizzare il consumatore, perché spesso è “inconsapevole e ignaro dei rischi dovuti ai contaminanti presenti in un tabacco prodotto male e lavorato con tecnologie inadeguate”. “Si deve pretendere di conoscere la natura e la provenienza delle sigarette” perché “la sfida al crimine passa per il fronte della qualità” ha concluso l’On. Paolo Russo.

.

Tweet about this on TwitterShare on FacebookShare on LinkedInShare on Google+Email this to someone
2