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Il valore delle regole per la sostenibilità del comparto.

Il 2015 ha rappresentato, per l’agroalimentare, l’anno della transizione nella nuova programmazione 2015 – 2020 della Pac. Ma, per il settore tabacco, questo anno ha costituito una vera e propria “demarcazione” perché alle difficoltà legate:

  • agli impegni delle manifatture per un’adeguata programmazione degli investimenti;
  • alle impraticabili misure agroambientali con impegni rafforzati ipotizzati per il tabacco nell’approccio iniziale della nuova programmazione dello sviluppo rurale;
  • all’anomalo andamento meteo stagionale

si è aggiunta l’esigenza e l’urgenza di colmare il “vuoto normativo” determinatosi in conseguenza dell’azzeramento degli aiuti comunitari accoppiati concessi al tabacco fino al raccolto 2014, ai sensi dell’art. 68 del Reg. 73/2009.

Infatti, dopo il 2014, ci si è trovati nella condizione di dover scegliere tra la “forzata” deregulation e l’impegno a riscrivere il quadro delle regole per la gestione della contrattazione, per la trasparenza e la semplificazione.

Una cosa non da poco se si considera che il tabacco, anche per la sua articolata organizzazione in filiera, ha avuto da sempre un quadro normativo molto rigido per gli operatori e che in gioco è il futuro di una filiera che ha saputo compiere in questi anni uno straordinario processo di ristrutturazione e di razionalizzazione, consolidando il proprio assetto organizzativo ed economico nel 2014 ad un livello importante su scala nazionale, 3.040 produttori, 50.000 addetti, 18.248 ettari e 66.166 tonnellate di tabacco per una valore di circa 130 mln di € di produzione agricola, che, con l’indotto, arriva a circa 380 M€, questi i numeri di un comparto ancora vitale e che, comunque, consente all’Italia di essere il maggiore produttore comunitario.

Inoltre, nel caso specifico dell’ Accordo Coldiretti – P.M.I, innovando il modello organizzativo attraverso la contrattazione diretta del produttore con la manifattura, per bypassare definitivamente le numerose intermediazioni diffuse sul territorio nazionale.

Anche questa volta, faticosamente, la filiera del tabacco ha saputo mettere in campo una collaborazione interprofessionale all’altezza dell’impegno e della posta in gioco ed è stata capace di fornire il necessario supporto tecnico e di indirizzo al Ministero delle Politiche Agricole per promuovere una calzante scrittura del nuovo quadro normativo nazionale per il comparto partendo dal Regolamento Ue 1308/2013 (nuova Ocm unica) ed avvalendosi degli strumenti organizzativi ivi previsti: le Organizzazioni di Produttori, le Associazioni di Organizzazioni di Produttori e le Organizzazioni Interprofessionali.

Ed è proprio al tavolo interprofessionale  che si è dato seguito alla scrittura delle regole da rispettare nelle relazioni di filiera, per dare la possibilità ai soggetti della contrattazione di poter programmare gli investimenti e le attività su presupposti di maggiore trasparenza, semplificazione ed efficienza, con l’obiettivo condiviso della sostenibilità economica e ambientale della coltivazione del tabacco in Italia e quindi del futuro del comparto.

Se è vero, infatti, che la sostenibilità della coltivazione del tabacco nel nostro Paese dipende sostanzialmente dal mercato, dalla capacità di accrescere l’efficienza della filiera e da un efficace coordinamento delle politiche di sviluppo rurale anche attraverso il Piano Nazionale Tabacco, è altrettanto molto importante la certezza delle regole, il cui valore sta nella possibilità di garantire la trasparenza nei rapporti di filiera e di ottimizzare gli effetti del mercato, della efficienza e del concetto di “qualità globale” del sistema tabacco Italia come leva di confronto internazionale.

E, sotto questo profilo, l’Organizzazione Interprofessionale TABACCO ITALIA ha aggiunto il tassello mancante a questa scelta regolatoria della filiera, ottenendo dal Ministero delle Politiche Agricole un decreto per l’estensione erga omnes del nuovo quadro normativo di settore e per lo sviluppo applicativo dello stesso anche ai fini dei controlli attraverso l’intervento del soggetto terzo AGECONTROL che opererà in regime di convenzione con il sistema tabacco per assicurare anche la tracciabilità della contrattazione e delle relazioni complessive all’interno della filiera del tabacco greggio.

L’attività regolatoria è ormai pronta per supportare appieno la campagna 2016 alle porte: si confida altrettanto nelle risposte del mercato e delle istituzioni.  

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